Guardare alla ripresa per il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione

Il segretario generale della Cgil Messina Giovanni Mastroeni rilancia i temi dello sviluppo in una fase cruciale: superamento della crisi e ripresa dell’occupazione nel territorio messinese e in Sicilia

I temi della prossima conferenza d’organizzazione della Cgil come la partecipazione attiva delle iscritte e degli iscritti, la  rappresentanza, nuove forme di contrattazione inclusiva, sociale e territoriale ma anche quelli dello sviluppo e dell’occupazione unitamente a tematiche attuali e fondamentali per incidere sul contesto socio economico come le pensioni, il recupero del potere d’acquisto per lavoratori e pensionati al centro dei lavori dell’Assemblea generale della Cgil Messina che si è aperta con un raccoglimento per il lavoratore Salvatore Ada che ha perso la vita nel cantiere del viadotto Ritiro e per tutti i morti sul lavoro. Il segretario generale della Cgil Messina Giovanni Mastroeni, in una fase che deve guardare al post pandemia e alla ripresa lancia un forte richiamo per il territorio messinese: “Superamento della crisi, difesa e rilancio dell’occupazione”. Per la Cgil Messina, il territorio metropolitano messinese deve agganciare la ripresa per una prospettiva di sviluppo non più rinviabile considerato l’andamento demografico, la graduale e grave fuga dei giovani. “Bisogna operare – evidenzia Mastroeni – affinché le risorse previste dagli interventi del Pnrr e degli altri Fondi europei, Fesr-Fse, possano finanziare un nuovo sistema di imprese e nuove ipotesi di sviluppo unitamente alla tenuta del sistema industriale, allo sblocco della paralisi istituzionale esistente per la nomina dei commissari fra Governo nazionale e regionale che possa far decollare anche in Sicilia le Zone economiche speciali, unica regione ancora ferma, e al rilancio dell’occupazione cogliendo la grande opportunità di un progresso sostenibile”. I vari capitoli del Recovery Plan possono intervenire per dare questa nuova spinta di crescita al territorio, partendo dai progetti di digitalizzazione della pubblica amministrazione alla transizione ecologica; alla realizzazione di un nuovo sistema infrastrutturale per una mobilità sostenibile che superi la sottodotazione infrastrutturale oggi esistente in relazione agli assetti stradali e ferroviari, ai sistemi di comunicazione interna e alle infrastrutture strategiche ai cittadini; agli interventi legati al tema dell’istruzione e dello sviluppo di edilizia scolastica; agli interventi nella lotta al dissesto idrogeologico vista la particolare fragilità del territorio in considerazione anche ai cambiamenti climatici che stanno determinando maggiori criticità nei territori; all’avvio di progetti di rigenerazione urbana e risanamento delle periferie, per creare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva del territorio della Città Metropolitana attraverso interventi nei servizi; nei filoni produttivi dell’economia cittadina e del territorio che può essere sviluppata con una valorizzazione della zona falcata, con una capacità di attrazione turistica che fa leva sui tradizionali poli di Taormina, Isole Eolie e Parco dei Nebrodi; nello sviluppo dell’affaccio a mare e della portualità con al centro la battaglia per il riconoscimento da parte della Commissione europea del “porto core”, elemento questo di attrazione di nuovi investimenti, il tutto all’interno del progetto dell’Area integrata dello Stretto”.

Il segretario generale della Cgil Sicilia Alfio Mannino partecipando ai lavori dell’Assemblea Cgil Messina sul Pnrr ha ribadito come “In Sicilia occorre subito istituire un’agenzia regionale per lo sviluppo e insediare una cabina di regia con compiti specifici per il Pnrr”. La Cgil lo chiede da tempo, da quando è stato presentato al Governo della Regione il Piano per il lavoro elaborato dal sindacato. Mannino rilancia un vero e proprio monito: “rischiamo di perdere ingenti finanziamenti”.

La Cgil ha promosso in queste settimane in tutto il territorio siciliano una fase di mobilitazione sui temi caldi per chiedere e arrivare a soluzioni che delineino la strada di un nuovo modello di sviluppo per produrre occupazione stabile, per dare risposte ai giovani, donne, disoccupati e in termini di welfare.

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