Città Metropolitana, CGIL E FP continuano a dire no a qualsiasi strumentalizzazione

Il Sindaco De Luca si faccia promotore insieme a tutte le parti politiche attualmente in campo di iniziative utili e non proponga l’ennesima mobilitazione che isolerà la nostra città.

Smettiamola con le strumentalizzazioni che da anni investono questi enti e diamo certezze ai cittadini. Il vertice alla Città Metropolitana dimostra che la politica siciliana è allo sbando se non metterà la parola fine al collasso delle ex Province.

La CGIL e la FPCGIL esprimono forti perplessità sul tavolo di confronto, con le Confederazioni Sindacali e le OO.SS. di categoria, convocato dalla Città Metropolitana sulla problematica relativa alla situazione finanziaria della Città Metropolitana di Messina, per come le ex Province continuano ad essere utilizzate da più fronti per sostenere la propria parte politica, dichiarano Giovanni Mastroeni e Francesco Fucile, rispettivamente segretari generali della CGIL e FP CGIL messinesi.

Dopo la solitaria mobilitazione del 1° Maggio del Sindaco Metropolitano De Luca con consegna della fascia al funzionario della prefettura di Messina ora si propone una mobilitazione per il 15 Maggio giornata dell’Autonomia Siciliana. Siamo al totale collasso del sistema, dichiarano Mastroeni e Fucile, se ognuno va per la propria strada. Ancora una volta, se la prima non fosse bastata, tutto ciò non può che incanalarsi nel recente delirio mediatico che niente ha a che vedere con la reale necessità di salvaguardia, soprattutto in Sicilia, delle ex Province ed in particolare della Città Metropolitana di Messina.

All’incontro alla Città Metropolitana a cui abbiamo, nonostante tutto partecipato, in assenza del Sindaco Metropolitano, a quanto pare in campagna elettorale, alla presenza del Segretario Generale e del Vice Segretario Generale dell’Ente che cercavano di spiegare le motivazioni dell’ulteriore mobilitazione mediatica, dichiarano Mastroeni e Fucile, abbiamo risposto che prendiamo le distanze da iniziative isolate e che CGIL e FP CGIL, CISL e CISL FP e UIL con UIL FPL, hanno formalmente chiesto all’assessore Armao di essere convocati al più presto, per conoscere i termini dell’accordo che sarà sottoscritto a breve con il Governo Nazionale. Risposte che aspettiamo con urgenza, considerato l’impegno che i sindacati hanno messo, dal primo giorno, a sostegno di questi enti territoriali abbandonati troppo a lungo in un limbo, in cui i servizi sono stati mantenuti ma sono state cancellate le risorse finanziarie per garantirli”.

“Abbiamo seguito il dibattito politico di questi ultimi giorni, ma qui non si tratta di tornare al passato – proseguono i sindacalisti – ma di assegnare alle Province tutte quelle funzioni che non possono essere svolte né dai Comuni né dalle Regioni. Ci auguriamo che l’accordo restituisca certezza delle funzioni e risorse adeguate per garantire personale e servizi. L’incertezza in cui sono stati abbandonati i territori ha avuto pesanti ricadute sui cittadini e non è più tollerabile”.

Continua, quindi, la scelta assolutamente fuori luogo dopo il 1° Maggio della data del 15 Maggio per estendere quella che a livello provinciale è stata unicamente una modalità di esposizione mediatica che nulla ha a che vedere con quanto si deve fare.

La CGIL e la FP CGIL rispediscono, pertanto al mittente la richiesta di adesione alla mobilitazione del 15 Maggio in linea con le decisioni assunte dalle OO.SS. confederali regionali e, dichiarano Mastroeni e Fucile, chiediamo che una volta per tutte si chiuda la trattativa tra il Governo regionale e quello nazionale, in maniera tale mettere in sicurezza la Città Metropolitana di Messina per ’intero triennio 2019/21 e mettere fine ad una campagna elettorale fatta interamente sulle spalle dei cittadini.